Che cos’è il sapere? L’analisi è venuta ad annunciarci che c’è del sapere che non si sa, un sapere che trova supporto nel significante in quanto tale.
Un sogno si legge in quel che se ne dice, e si potrà andar oltre prendendone gli equivoci nel senso più anagrammatico della parola.
Lo statuto del sapere in quanto tale implica che ce n’è già, di sapere, e nell’Altro, e che è da prendere. Ecco perché è di ap-prendere. Il soggetto risulta dal fatto che, questo sapere dev’essere appreso, ap-prezzato, cioè è il suo prezzo a dargli valore, non di scambio, ma di uso. Il sapere vale giusto giusto il suo costo, beaucoup, beau-cout, bisogna rischiare la pelle, perché è difficile, difficile cosa? – meno acquistarlo che goderne[1].
[1] J. Lacan, Il Seminario Libro XX Ancora, Einaudi 1983, p.95-96.